I tunnel sotto l’Eur
Non saranno come il fantomatico “Tunnel del Potere”, misteriosa e leggendaria galleria che collegherebbe il Senato, la Camera dei Deputati, il Quirinale e il Ministero degli Interni, ma poco ci manca; del resto, come per il sedicente collegamento sotterraneo, i 19 km di tunnel sotto l’Eur furono costruiti proprio per collegare tra loro i vari dicasteri e uffici che avrebbero dovuto sorgere nella Città di Marmo.
Sviluppati tra gli anni ’30 e ’50, non furono però mai utilizzati in tal senso. Anche se negli anni ’60 si pensò di sfruttarli in maniera diversa; la “Città di marmo” avrebbe infatti ospitato nel Dopoguerra alcuni Ministeri, tra cui l’attuale Sviluppo Economico e quello delle Finanze (oggi ricollocato) oltre alle sedi di enti privati (ENI, Confindustria) e agli uffici dell’INPS e dell’INAIL e per questo motivo si considerò l’eventualità di utilizzare questi cunicoli per creare una metropolitana in miniatura, che fungesse da collegamento tra le diverse zone del quartiere. Tuttavia il “traslatore” – come era stato già soprannominato – non vide mai la luce, complice anche il fatto che sempre in quegli anni si progettava di creare un “Sistema Direzionale Orientale” (SDO) nella parte est della Città, dove concentrare gli uffici della Capitale. Attualmente i tunnel sono sconosciuti ai più, nonostante corrano quasi 20 km sotto le case e le strade dove ogni giorno si muovono i residenti. Non sono tuttavia inutilizzati; qui vengono infatti passare i tubi che permettono all’acqua del laghetto di essere pompata fino al “Fungo”, la torre piezometrica di zona, da dove poi la stessa viene distribuita nel quartiere per irrigare i vari giardini condominiali e pubblici. Quella dei tunnel è infatti una diffusione capillare: Dall’Archivio di Stato corrono per quasi tutta Viale Europa, coprendo anche una parte della Cristoforo Colombo – dalla mappa si evince come passino anche sotto il nuovo Centro Congressi progettato da Massimiliano Fuksas – e collegando la via Laurentina all’area dell’ex Velodromo.
Dopo la recente riapertura del Bunker costruito sotto i Palazzi degli Uffici dell’Eur (Via Civiltà del Lavoro), i ritrovamenti archeologici di antiche ville romane e i 19 km di tunnel, quanti altri segreti nasconde la Città di Marmo?
Di Gabriele Rizzi