Quanto sei professionalmente maturo?
A volte mi capita nel mio lavoro di avere a che fare con figure professionali veramente interessati che sembrano aver raggiunto il successo professionale e grandi risultati. Oggi le aziende grandi e piccole, nazionali e multinazionale sono coscienti che la propria struttura organizzativa per funzionare bene non solo dipende di persone che “apparentemente” risultino vincenti, bensì e soprattutto da persone che abbiano una forte maturità professionale che non vuol dire soltanto tanti anni di lavoro ma significa andare oltre quello che si fa e quello e che si è caratterialmente. Come possiamo spiegare questo concetto così tanto semplice e tanto complesso allo steso tempo?
La grande esperienza sul posto di lavoro non è tutto quello che conta ed è importante capire che l’atteggiamento caratteriale che quindi conta tantissimo. Quindi la maturità sul posto di lavoro possiamo definirla come quel lavoro che viene fatto bene e come conseguenza si possono raggiungere grande obiettivi a breve e lungo termine. Possiamo definire la maturità psicologica e caratteriale come la volontà di assumersi delle responsabilità che derivano degli obiettivi.
L’impegno, la responsabilità, l’ambizione sono istrumenti di un carattere con un certo livello di maturità. In sostanza “facciamo quello che siamo”
Possiamo affermare quindi che un individuo o una squadra di lavoro o gruppo possiede una maturità alta quando ha determinati elementi, caratteriali e gestionali quali ad esempio: possiede la esperienza e la capacità per svolgere un lavoro di qualità; ha disponibilità di assumersi la responsabilità che deriva dalla sfida professionale; ha capacità de stabilire degli obiettivi ambiziosi ma raggiungibili.
E come si fa per sviluppare tutte queste capacità gestionali e migliorare quindi la parte caratteriale e relazionale?
Ho potuto constatare che la maturità professionale sul posto di lavoro dipende del clima aziendale, dal contesto organizzativo e dai responsabili con cui si ha a che fare tutti i giorni. Senza dubbio la realtà del cambiamento nel mercato del lavoro nazionale ed internazionale trasformerà l’atteggiamento tanto nel datore di lavoro come dei dipendenti.
Di Maria Patricia Mesa