Drogati di cellulare
Bugie, arroganza, asocialità: queste sono le problematiche che affliggono i giovani d’oggi immersi nel mondo social. Inviare lettere d’amore, suonare il campanello, o fare una telefonata da un telefono fisso, è passato ormai di moda. Dopo aver osservato attentamente i comportamenti dei giovani per le strade della Capitale italiana, sono state effettuate delle interviste ad alcuni di loro di età compresa fra i 10 e i 19 anni.
Ciò che di primo impatto è emerso è un dato impressionante: ogni ragazzo, dal più piccolo al più grande, possiede uno Smartphone, e ognuno di loro è iscritto ad un social network come Facebook o Instagram.
Possedere questi strumenti tecnologici e accedere ai social ha portato loro a vivere in un mondo virtuale, e questo atteggiamento porta a gravi conseguenze nella vita reale.
Bugie ai propri genitori, pessimi voti a scuola, facile irritabilità, solo per “messaggiare” istantaneamente con i propri coetanei o condividere foto.
E questo ormai è diventato un problema che può essere qualificato come quello della droga.
Come riporta il periodico “Salute 24 ore”, in Spagna, due adolescenti di 12 e 13 anni, sono stati ricoverati presso un Centro di salute mentale per essere disintossicati dai propri cellulari. I due ragazzi, sono stati accompagnati all’ospedale dai propri genitori, che accorgendosi dei comportamenti anormali dei figli, hanno dovuto prendere una decisione per il bene dei propri figli. Infatti, anche la direttrice del Centro Lleida Mates Udges, ha affermato che entrambi i ragazzi mostravano un comportamento disturbato, perciò per procedere alla disintossicazione il tempo stimato della loro osservazione sarebbe stato di almeno 2 anni.
Gli Smartphone, Internet e tutti i social network ormai diffusi, sono dannosi per tutti, soprattutto per i giovani, poiché oltre a far estraniare loro dalla vita reale non facendoli socializzare con persone vere, può portare loro danni fisici e mentali.
Di Carlotta Federici, studentessa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Urbani” sede di Acilia