Fischietto al pubblico!

In queste ultime settimane intorno al nostro campionato di serie A si è alzato un grosso polverone causato da delle polemiche arbitrali e da qualche dichiarazione. Tutti noi possiamo accendere la TV e ascoltare le opinioni dei vari ospiti nei programmi televisivi che quasi mai convincono gli spettatori di qualsiasi programma televisivo sia sulle PayTv sia sulle tv in chiaro. Per questo motivo sono state effettuate delle interviste per comprendere il pensiero della gente reale, vera e non inserita in contesti televisivi.
Venti è il numero delle persone intervistate dal giornale Cento Giovani e dalla Scuola Carlo Urbani, alle quali sono state poste delle domande tra le quali: “Cosa ne pensa lei di questo polverone di polemiche che si è alzato nelle ultime settimane attorno al campionato di serie A?”.
Tutte le persone intervistate hanno riferito con fermezza che secondo loro il campionato da qualche tempo è soggetto a un atteggiamento di favore verso alcune squadre; inoltre, oltre il 70% di esse, hanno sottolineato che probabilmente questi favoritismi avvengono verso le squadre più in alto in classifica per motivi di business televisivo cosi da ottenere più audience precisando anche che talvolta potrebbero verificarsi anche per motivi extracalcistici. Una parte degli intervistati, poi, circa il 20% ha cercato di giustificare questo favoritismo spiegando che “l’arbitro è un essere umano e anche lui può sbagliare”.
L’altra domanda posta è stata: “Come mai, secondo lei, avvenimenti molto simili tra loro che avvengono in partite differenti vengono giudicati in maniera diversa?”. A questa domanda il 90% delle persone non ha saputo rispondere mentre il restante 10% ha dichiarato che con la moviola in campo le cose sarebbero sicuramente diverse.
Già, la moviola. Per questa chiaramente andrebbe fatto un discorso diverso, infatti, si spera nella “VAR” che, come riportato dalla Gazzetta dello Sport in un articolo del recente settembre “è iniziata la sperimentazione offline, ovvero senza alcun collegamento tra la “VAR” e i giudici di gara”.
In conclusione tutti i partecipanti all’intervista hanno ammesso che ci sono dei favoritismi verso le squadre che occupano la parte alta della classifica per motivi più o meno differenti e chi ha provato a giustificare chi commette gli errori non è riuscito a dare una risposta molto valida. Da ciò si può dedurre che il pensiero comune è che il campionato non si svolga in maniera completamente limpida.

Di Leonardo Velotta, studente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Urbani” sede di Acilia

Redazione

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