Cecchignola, esempio per Roma?
“Non è stata una sorpresa”, dichiara il Consorzio Cecchignola Ovest. Lo è stata però per gli abitanti, che hanno messo in scena anche una ricostruzione storica per chiedere l’istituzione di un Parco Archeologico o l’inserimento dell’area in quello dell’Appia Antica. L’oggetto del dibattito è il ritrovamento archeologico nella zona dove adesso si sta costruendo il nuovo quartiere del Municipio IX, Cecchignola Ovest, raccolto tra Via della Cecchignola, Via G. Kobler e le zone residenziali Fonte Meravigliosa e Castello della Cecchignola. Ma soprattutto a ridosso del Fosso della Cecchignola. Un’area già da tempo al centro di progetti di associazioni di quartiere che chiedono la salvaguardia di un territorio rilevante sia dal punto di vista del verde urbano che da quello storico. Il ritrovamento di altri reperti archeologici è infatti solo la punta di un iceberg. Proprio qui, un’altra importante scoperta è stata infatti quella di una parte della antica Via Ardeatina nel marzo del 2015. Un tratto risalente al “periodo augusteo, quando fu fatta una riorganizzazione del piano stradale che da Roma arrivava fino ai Castelli”, spiega Roberto Cereghino, funzionario responsabile di zona per la Soprintendenza speciale per l’Area Archeologica di Roma. “Un tratto – continua – in ottime condizioni; “ciò suggerisce che la strada non sia stata molto utilizzata: era probabilmente a servizio dei latifondi che si crearono dopo il I secolo a.C.”.
Scoperte queste, che hanno quindi dovuto far modificare il progetto Cecchignola Ovest. E se per quanto riguarda la proposta di creare un Parco Archeologico di zona non vi sono novità, il modo in cui si sono evoluti i lavori è stati oggetto di una visita da parte di studenti di Ingegneria Civile dell’Università di Castilla-La Mancha. Guidati dal Professore Josè Marìa Ureña Francés, docente di Urbanistica, i ragazzi sono stati accompagnati anche dal Direttore dei Lavori, l’Architetto Siro Cinti che ha avuto modo di spiegare loro che “l’integrazione tra passato e presente è l’unico approccio possibile per il nostro territorio, la soluzione ideale che permette di concepire nuovamente e in maniera moderna un piano”. II nuovo progetto prevede infatti delle aree verdi a servizio dei futuri residenti che andranno a seguire i tracciati storici delle viabilità antiche, con la possibilità di creare un museo a cielo aperto fornito di pannelli in grado di raccontarne la storia. Sulla stessa lunghezza d’onda, il professor Ureña Francés, che ha definito “molto istruttivo scoprire come storia e ingegneria si intreccino in una città come Roma, e come nel cantiere si siano integrate bene le figure dell’archeologo e quella del progettista”. Particolarmente interessante è stata l’ultima riflessione del docente, che ha ricordato come prima di ogni intervento è sempre importante studiare a fondo il territorio e la sua storia affinché costruire il futuro di una città non significhi intaccarne il passato. In una città come Roma, dove vengono periodicamente effettuati ritrovamenti archeologici al momento di costruire o ampliare edifici, si può giungere ad un equilibrio tra conservazione del passato e intervento urbanistico? Il lavori della Cecchignola possono essere quindi un esempio per l’intera Urbe?
Di Gabriele Rizzi