Sciopero mezzi pubblici 8 marzo: “Non ci pagano gli stipendi”
Il mese scorso eravamo rimasti con il mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori della Corpa, l’azienda che gestisce la manutenzione di autobus e ferrovie ad Atac e Trenitalia, che era sfociato in scioperi e proteste, e alle quali avevano aderito anche tantissimi autisti, anche loro colpiti da questi problemi. L’8 marzo, invece, toccherà alla stessa Atac, che scenderà in piazza con le maggiori sigle sindacali del Paese, ovvero Cgil, Cisl, Uil e Usb per tutta la giornata, mettendo a rischio il trasporto pubblico. Sempre la solita, vecchia storia: “Ritardo nei pagamenti delle retribuzioni”, “omessa contribuzione al fondo di categoria Priamo”, “mancata copertura delle cessioni del quinto e delle polizze sanitarie”, “mancato riconoscimento del contributo di solidarietà per i lavoratori ex Fonti”. A questi si aggiungono circa cento lavoratori della Trotta Bus, che lamentano la mancata retribuzione di 18 giornate lavorative relative al dicembre 2016.
Un problema che si ripresenta periodicamente, assieme a quelli della scarsa manutenzione dei mezzi, nonché dei problemi dei bilanci, che puntualmente ricadono sulle spalle dei lavoratori.
Uno sciopero, tra l’altro, che coincide con la Giornata Internazionale della Donna, e che provoca grossi disagi proprio in questo importante appuntamento, nel quale a Roma sono state organizzate diverse iniziative a tema. Iniziative che saranno fortemente lese da questa situazione.
L’Urbe è come una grande macchina composta da migliaia d’ingranaggi. Basta che si fermi il più piccolo di essi per provocare il caos totale, e ciò è l’ultima cosa di cui necessita la nostra città, già attanagliata da innumerevoli problemi.
Di Simone Pacifici