Prelievo forzoso ad opera delle banche: la patrimoniale è arrivata
Venticinque euro di maggiorazione sui costi dei conti correnti, è la sorpresa che si sono trovati i clienti del Banco Popolare. La motivazione è ovviamente chiara, ossia il recupero dei contributi versati al Fondo Nazionale di Risoluzione, cioè lo strumento creato lo scorso novembre dopo il recepimento in Italia della direttiva sul Bail in, e utilizzata per gli istituti finiti in crisi, ossia Banca Etruria, Banche Marche, Cariferrara e Carichieti. Oltre al Banco Popolare oggi diventata Banco BPM dopo la fusione con la Popolare di Milano, si sono mosse anche Unicredit e Ubi, e molto probabilmente ad aumentare i costi di gestione dei conto correnti seguiranno anche altri istituti come Deutsche Bank. Federconsumatori “denuncia l’ennesimo furto con destrezza a danno degli utenti, saccheggiati e spremuti come limoni per pagare i pasti dei banchieri e dei distratti vigilanti, che come nello scandalo di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca, Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Carife, non pagano mai il conto di crac e dissesti, con l’ennesima manovra sulla pelle dei truffati come risparmiatori espropriati ed azzerati delle 4 banche in risoluzione e come clienti”.
A questo punto la domanda sorge spontanea: prelievo forzoso in arrivo nel 2017 dallo Stato? Con il recepimento in Italia della c.d. BRRD “Bank Recovery and Resolution Directive”, la normativa europea sulla risoluzione delle crisi bancarie, saranno gli azionisti i correntisti e gli obbligazionisti a contribuire al salvataggio del proprio istituto bancario in caso di crisi, dal prelievo forzoso si salvano solo i titolari di conti correnti al di sotto dei 100.000 euro, protetti dal Fondo di Garanzia dei depositi.
Il fatto che, la società abbia accettato che in caso di crisi di una banca questa possa essere salvata dai soldi dei correntisti, azionisti e obbligazionisti pone in evidenza che lo Stato non ha intenzione di pagare ancora per il fallimento delle banche, e potrebbe stare preparando un sorpresa agli italiani. Se i conti correnti degli italiani, possono essere oggetto di prelievo forzoso in caso di banca in fallimento, perché non potrebbero essere oggetto di un prelievo forzoso nel 2017 se lo stato dovesse averne bisogno?
Di Marco Feniello