Latte o Blatte? Avventura tra gli scandalosi ristoranti della capitale

‘Scusi, ha detto latte o blatte?’
Ci potremmo trovare a dover rispondere a questa domanda in alcuni bar della capitale. Caso emblematico quello della cornetteria Dolce Maniera, dove insetti grassi e felici si trovavano in panciolle nei pressi delle inesistenti cappe d’aspirazione. La pasticceria di Via Barletta è stata una dei quattro esercizi di ristorazione trovati nelle peggiori condizioni igieniche, durante i controlli dei NAS alla fine del 2016.
Erano stati quattro in particolare i ristoranti che avrebbero potuto partecipare al cooking show di Antonino Cannavacciuolo: ‘Cucine da Incubo’ (ed anche con molta probabilità di successo). Abbiamo già citato la cornetteria Dolce Maniera. Poi vi è la bottega di delikatessen Franchi dove, al posto di lavare i pavimenti con gli usuali prodotti, sembrano farlo con l’olio unto dei supplì.
Nell’osteria Coppelle, altre blatte ed insetti, forse stufi di mangiare solo cornetti, si ritrovavano praticamente ovunque, da angoli della cucina ai registratori di cassa. Questi sono stati così educati da presentarsi agli ispettori al momento dei controlli.
Possiamo citare anche un caso similare ad un noto servizio de ‘Le Iene’. Si parla di Sushi. E di escrementi di roditore nel sushi.
Da allora, come è cambiata la situazione nella capitale?
Passando ai numeri, sono state 521 le multe comminate, mentre i beni sequestrati (generi alimentari come carne, pesce, uova) ammontano ad un valore complessivo di 20 mila euro. 324 i titolari denunciati ed una parte di essi si trova sotto indagine penale.
Dei 727 locali del centro storico controllati, il 50 per cento ha dovuto rispondere ad alcune accuse: cattiva conservazione degli alimenti, violazione delle norme igieniche, contraffazione dei generi alimentari e, non ultimo, violazione delle leggi sulla sicurezza del lavoro.
Ma torniamo ad oggi.
La maggior parte dei ristoranti sottoposti a controlli e a lavori di pulizia, i tre quarti dei locali multati per l’esattezza, risultano oggi in regola. Il restante 25 per cento non si è ancora adeguato o, molto lentamente, lo sta facendo.
Possiamo stare più tranquilli?
Leggermente rasserenati in questo clima di lieve miglioramento, passeggiando una mattina per le strade di Via Ostiense, ci si ripresenta, in prima persona, il prologo di un nuovo incubo. E di nuovo fuori un all-you-can-eat giapponese. Questo film horror si potrebbe chiamare: ‘Casse di salmone non sigillate, lasciate beatamente a riposare sulla strada, in attesa dell’apertura del ristorante’.
Se volete degli accorgimenti, quando in un locale rischiate di scivolare a causa dell’unto sui pavimenti, quando il profumo che sentite è simile a quello di una fogna, quando non vi si specifica cosa stiate per mangiare o quando vedete casse di pesce sulla strada fuori il ristorante, sappiate di non essere in buone mani.
Buon Appetito.

Di Gabriele Pattumelli

Redazione

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