Alitalia: quale la situazione attuale del vettore aereo?
Il mese scorso circolava la notizia che il piano industriale di Alitalia a cui stavano lavorando i vari manager con gli advisor dovrebbe prevedere uno sdoppiamento della stessa compagnia, con la creazione di una low-cost sui voli di medio e corto raggio, lasciando ad Alitalia il lungo raggio. Secondo il prof. Gaetano Entrieri questa direzione sarebbe totalmente sbagliata, infatti come ha affermato: “Mi auguro che siano solo voci e non sia questa la strategia perché se così fosse sarebbe, a mio avviso, un altro fallimento annunciato; oggigiorno pensare di partire con una low-cost è la strategia più difficile da realizzare, in quanto richiede competenze e esperienze di efficienza gestionale molto difficili da raggiungere se si vuole competere in un mercato dove Ryanair è almeno 20 anni avanti a tutti gli altri. Non c’è un solo esempio di low-cost create da compagnie di bandiera che hanno avuto successo. Sono state ovunque una ulteriore emorragia di denari”.
Sempre secondo Entrieri, i problemi di Alitalia sono quelli di riuscire a ritrovare una propria dimensione dopo che questa è stata totalmente distrutta con l’esperienza devastante dei capitani coraggiosi che in cinque anni sono riusciti a deteriorare tutto ciò che rappresentava la forza della compagnia aerea, con politiche di tagli del personale scriteriate e senza logica, sottraendo ad Alitalia risorse importanti e quindi certificazioni importanti. “Altro errore esiziale è stata la scelta di esternalizzare la manutenzione: errore gravissimo per un’aviolinea delle dimensioni di Alitalia, che avrebbe dovuto invece fare della manutenzione interna non solo un centro di servizio dei propri aerei, ma anche un centro di ricavi offrendola a terzi”.
Come per ogni azienda che funziona bisogna sfruttare le skill delle risorse umane, è evidente che ci voglio anni per costruire un bravo pilota o un bravo ingegnere aeronautico, ci vogliono anni per diventare dei bravi meccanici o per saper gestire le problematiche di scalo. “I capitani coraggiosi sono riusciti a distruggere competenze di primo livello all’interno di Alitalia mandandole in cassa integrazione, e a svilirne altre relegandole a ruoli secondari in quanto totalmente ignari del modello di business”.
Di Marco Feniello