Filobus Laurentina-Tor Pagnotta: il no alla corsia preferenziale del quartiere Giuliano Dalmata
È un progetto ormai vecchio di anni. È soprattutto un progetto che ha fatto sempre molto discutere. È il Corridoio della Mobilità, parte di una serie di “corsie del trasporto pubblico” che dovrebbe collegare il quartiere EUR-Laurentino a Tor Pagnotta.
Approvati sotto la giunta Veltroni, i lavori iniziarono nel 2010 e ad oggi risultano da completare la rotatoria di via Laurentina con il relativo sottopasso e il ponte sul GRA fino a Tor Pagnotta 2, il nuovo quartiere residenziale in via di costruzione a ridosso del Raccordo. I filobus che dovrebbero transitare nel Corridoio godrebbero infatti di una corsia preferenziale, cui è stato fatto spazio sulla Laurentina, nel tratto che va dall’incrocio tra Via Laurentina e via di Tor Pagnotta fino all’altezza di via Oscar Sinigallia.
I lavori non hanno però toccato la parte di Laurentina che corre da viale dell’Umanesimo fino alla stazione della Metro B. Per la gioia degli abitanti del quartiere Giuliano Dalmata ed EUR-Laurentino che nel 2008 raccolsero oltre duemila firme in una settimana contro l’ipotesi che anche in questo tratto venisse realizzato il Corridoio. Fare spazio alla corsia preferenziale avrebbe significato infatti abbattere i pini presenti nello spartitraffico centrale e ridurre i marciapiedi, cosa che avrebbe danneggiato anche le attività commerciali, oltre a stravolgere la viabilità, impedendo l’accesso alle vie del quartiere Giuliano Dalmata, che sarebbe risultato pressoché isolato.
Ma nei giorni scorsi, l’annuncio da parte del Consigliere Pietro Calabrese di estendere il Corridoio fino alla Metro Laurentina ha ridato spazio alle paure dei discendenti degli esuli dalmati e dei romani che vivono nella zona. A farsi da portavoce, Giorgio Marsan, presidente dell’Associazione di quartiere GENTES, il quale, intervistato da Roma Today, ha ribadito la contrarietà dei cittadini, affermando come, qualora si proceda con il progetto, si andrebbe a danneggiare un intero quartiere per guadagnare un solo minuto in termini di tempi di percorrenza, come affermato da uno studio di Roma Metropolitane. Come nove anni fa, non si dicono contrari ad un elettrificazione che arrivi fino alla stazione Laurentina, ma alla via preferenziale e alle conseguenze già citate.
La contrarietà quindi permane e i cittadini si augurano una soluzione condivisa che possa salvaguardare gli accessi viari al quartiere, non abbattere i pini e non oberare di traffico la zona.
Di Gabriele Rizzi