Le nostre sono veramente #StradeNuove?

Da ormai un mese è partita l’operazione #StradeNuove, il progetto super pubblicizzato dalla giunta capitolina a cinque stelle per la manutenzione ordinaria delle strade di competenza di Roma Capitale, che nel giro di un anno prevede l’apertura di cantieri in tutte le zone della città per far fronte una volta per tutte al problema delle buche.
Ora, letto così il progetto sembra molto bello e tutti noi cittadini romani possiamo finalmente sperare di avere delle strade decenti – vista anche la martellante campagna social della nostra sindaca che non perde occasione per postare le foto di tutte le strade dove gli interventi di manutenzione sono terminati con successo.
Ma è davvero così? È giusto definire questa operazione un successo? A quanto pare no. Su viale Erminio Spalla, all’incrocio con via dell’Automobilismo, i lavori sono terminati da circa 10 giorni ma già sono presenti degli avvallamenti provocati dalle radici degli alberi, che risultano molto pericolosi soprattutto per i numerosi motociclisti che ogni giorno lo percorrono. E cosa dire di via della Bufalotta? Come riporta Roma Today: “Asfalto dissestato, avvallamenti e buche: così si presenta via della Bufalotta in particolare nel tratto adiacente l’isola ecologica di Ama. Una strada in pessime condizioni tanto da costringere automobilisti e centauri a fare lo slalom tra voragini e manto stradale malconcio. Eppure la via era stata riasfaltata proprio di recente”. E meno male che, a detta della sindaca Raggi, il problema doveva essere affrontato “in modo strutturale” e non con i “rattoppi” a cui eravamo abituati.
E nelle strade dove gli interventi non sono ancora stati fatti? Semplice. Si riduce il limite di velocità. No, non è una battuta, anche se considerando di quali strade stiamo parlando lo potrebbe sembrare. Dopo la Cristoforo Colombo, con una determina dirigenziale firmata dal comandante del III gruppo Nomentano Ugo Esposito è stato previsto l’abbassamento dei limiti di velocità sulla via Salaria a 30 km/h, nel tratto che va dal Raccordo a via dei Prati Fiscali.
Nella determina, che scadrà il 30 giugno 2017, quando dovrebbero essere completati i lavori di rifacimento del manto stradale, si legge che dopo il sopralluogo si è riscontrato che “la via Salaria presenta in entrambe le direttrici di marcia, vari punti di ammaloramento della pavimentazione nei quali sono presenti ormagli e ragnatelature che rendono pericoloso il transito dei veicoli a velocità sostenuta”.
Sempre nella determina viene chiarito che “attualmente è attivo solo un appalto di pronto intervento riparativo operante su tutte le strade di grande viabilità con il quale non è possibile eseguire un definitivo ripristino della pavimentazione stradale mediante rifacimento della superficie ammalorata”.
Ma è normale tutto questo? Stando a quanto si legge sul Sole 24 Ore, purtroppo sì: “Secondo la stragrande parte delle sentenze su incidenti avvenuti in strade malmesse, quando c’è una situazione di pericolo e non ci sono i soldi per rimuoverla, il gestore della strada ha l’obbligo quantomeno di evidenziare i pericoli e prescrivere di abbassare la velocità. Solo in questo modo il gestore può evitare pressoché ogni responsabilità su strade di propria competenza per le quali non ha i soldi o il tempo di mettere in sicurezza”.
Dura la reazione di Federcosumatori, che così bolla il provvedimento: “Non c’è tregua per gli automobilisti romani. Ultima beffa sono i nuovi limiti di velocità sulla Salaria, imposti dal Comune a 30 chilometri orari. Il provvedimento nasce come rimedio per far fronte ai dissesti del manto stradale, che in quel particolare tratto sono talmente accentuati da far temere per la pubblica sicurezza. […] È una situazione al limite del ridicolo. Per far fronte a un’emergenza che dura ormai da anni, il Comune sta compromettendo e danneggiando un servizio necessario a migliaia di persone, rallentando la viabilità e aumentando il rischio incolonnamenti. Tali misure, così come concepite, porteranno solamente all’ingolfamento delle strade ed ulteriori multe per gli automobilisti. L’unica strada da intraprendere resta quella della manutenzione ordinaria delle strade, sperando che il piano da 85 milioni del Campidoglio diventi operativo in tempi rapidi”.
A rincarare la dose ci pensa poi Riccardo Corbucci, esponente del Pd: “Questa mattina centinaia di automobilisti increduli si sono trovati lungo la strada i cartelli che fissano il limite di velocità a 30 km orari, a causa del dissesto stradale. Un provvedimento ridicolo da parte dell’amministrazione Raggi, che incapace di provvedere alla manutenzione stradale di via Salaria, riduce una delle consolari più importanti della città a strada di campagna”. E aggiunge: “In realtà il provvedimento servirà soprattutto a fare cassa con le multe degli autovelox e a mettersi al riparo da eventuali richieste di risarcimento danni, dovute alle buche ormai sempre più numerose. Questa decisione è l’ennesima prova del fallimento del M5S a Roma. Incapaci di amministrare e persino di riparare le buche nelle strade, gli amministratori pentastellati se la prendono con i cittadini a cui avevano promesso di cambiare tutto. Non li avevamo capiti, volevano solo cambiare i limiti di velocità”.

Di Benedetta Carulli

Benedetta Carulli

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