Atac, al via i licenziamenti per i dipendenti assunti con Parentopoli
Dopo lo scandalo Parentopoli che ha colpito l’Atac, la scorsa settimana sono state mandate le prime lettere di licenziamento per 33 dipendenti.
A comunicarlo è proprio la municipalizzata romana in una nota sul suo sito internet, nella quale spiega che “sta dando corso a quanto richiesto dal Tribunale di Roma che, nella sentenza pronunciata all’esito del processo cd. ‘Parentopoli’, ha invitato Atac a ‘provvedere al ripristino della legalità…’, comunicando ai dipendenti interessati la immediata cessazione del rapporto di lavoro per nullità. La decisione di Atac è arrivata al termine dei doverosi approfondimenti tecnico-giuridici sulle posizioni lavorative ancora presenti in azienda fra quelle dichiarate dal Tribunale ‘non solo illegittime ma anche illecite’”.
Nelle 125 pagine di motivazione della sentenza di condanna si legge che le assunzioni riguardavano dirigenti, quadri e impiegati ed erano state fatte “per mere logiche clientelari e in violazione di legge, senza alcuna valutazione dei requisiti minimi professionali richiesti da ogni profilo lavorativo”.
“Dopo anni di opacità torna la legalità in Atac. Con il licenziamento di chi è stato assunto in modo illegittimo e senza che fosse rispettato alcun criterio di merito, mettiamo fine alla stagione di Parentopoli. E questo è un ulteriore segnale della direzione in cui stiamo andando”, ha commentato l’Assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale Linda Meleo. “Abbiamo voltato pagina da quel passato in cui dominavano logiche clientelari, illeciti e politiche che premiavano solo gli amici degli amici. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo ancora una volta oggi: non accetteremo nessun compromesso con l’illegalità”.
Le fa eco la sindaca Virginia Raggi: “È finita la stagione di Parentopoli. Abbiamo voltato pagina da quel periodo buio e nella maniera più esemplificativa: l’Atac ha cacciato i dipendenti assunti in modo illegittimo ed illecito. Le lettere di licenziamento di oggi segnano una nuova era per l’azienda del trasporto pubblico di Roma, un’era fatta di legalità e trasparenza dove si punta al merito e non alle assunzioni clientelari. Basta favori agli amici degli amici. Basta agli sprechi. Basta all’opacità del passato. Noi stiamo rilanciando l’Atac con azioni concrete e vogliamo ridarle dignità. Chi ha governato prima di noi l’ha abbandonata, maltrattata, abusata. Noi invertiamo la rotta: la stiamo risanando per rilanciarla. Perché l’Atac, lo dico ancora una volta, è dei cittadini. Appartiene ai romani. E loro non si meritano più altri schiaffi come quello di Parentopoli”.
Di Benedetta Carulli