Le Cronache del Laghetto: le cascate, le alghe e i ciliegi
È il Central Park dell’Eur. Ideato già nel 1937, quando qui scorreva un modesto fiumiciattolo – il fosso della Cecchignola – il laghetto dell’Eur, come il quartiere che lo ospita, fu completato solamente nel dopoguerra. Da allora questo specchio d’acqua circondato da una vasta area verde, è uno dei simboli della “città di Marmo”, oltre che luogo dove praticare canottaggio o fare un giro in pedalò. Questo anche grazie all’intervento di sanificazione avvenuto nel 2015 che lo ha reso balneabile ma che, spiega l’ing. Domenico Ricciardi, dovrà essere ripetuto più volte perché il lago continui ad esserlo. Molto probabile è anche un altro intervento riguardante lo specchio d’acqua, la rimozione delle alghe. Quest’anno infatti, la loro proliferazione è stata superiore alla norma, cosa che ha richiesto più operazioni di rimozione, effettuate il 25, il 27 marzo, il primo e l’8 aprile su mandato di Eur Spa, consapevole “del disagio subito da quanti affollano la zona nella stagione primaverile”.
“Se poi il problema dovesse continuare – fanno sapere – si provvederà ad ulteriori aspirazioni con uno speciale macchinario, il canale jet”. Difatti, ad attirare famiglie e podisti non è solo la possibilità di camminare ed allenarsi in un’area verde, ma anche la fioritura dei ciliegi giapponesi nella parte del Parco denominata appunto “passeggiata del Giappone” dai 2500 sakura donati dal Primo Ministro giapponese in occasione della visita del 1959, molti dei quali piantati proprio nella zona.
L’hanami – “l’ammirazione dei fiori”, usanza tipicamente giapponese – è pertanto arrivata anche sulle rive del lago, dove da qualche tempo, tra marzo e aprile, decine di curiosi si ritrovano per un pic-nic all’ombra dei fiori rosa. Per loro e per gli abitanti del “Pentagono”, sarà a breve aperto anche il giardino delle cascate; dal 5 maggio si potrà infatti tornare a passeggiare sul ponte trasparente che permette la vista sui giochi d’acqua. Belle dal punto di vista paesaggistico, queste cascate hanno anche uno scopo pratico: assicurare il necessario apporto di ossigeno al lago e l’approvvigionamento d’acqua agli impianti antincendio limitrofi e a quelli di innaffiamento del parco.
Di Gabriele Rizzi