Roma versa nel caos
Roma, 28 aprile 2017, ore 10:30 circa.
Alla fermata Cavour della metro B l’ennesimo guasto del treno costringe i cittadini a lasciare il mezzo. Il tutto tra imprecazioni di alcuni di essi, anche se nella maggioranza si vede attraverso i loro occhi la rassegnazione nei confronti di una situazione ormai divenuta, assurdamente, abituale. La scelta più logica sarebbe aspettare il prossimo convoglio, ma ciò sarebbe accettabile solo se si trattasse di una cosa saltuaria, e non che si ripresenta ciclicamente, con frequenza sempre maggiore nel corso del tempo. Il 22 marzo scorso un doppio guasto sempre nella metro B presso le fermate di Bologna e Marconi aveva provocato gravissimi disagi in tutta la città, tanto che i social network sono stati tempestati da commenti infuocati e sarcastici da parte dei cittadini. Per non parlare degli scioperi di massa coincidenti con l’8 marzo, che hanno letteralmente paralizzato la Capitale. Un fatto talmente prorompente che, soprattutto su Facebook, la rabbia dei romani si è tradotta con veri e propri anatemi nei confronti di Atac, tra i quali: “Spero che voi falliate”.
Ormai l’insofferenza della maggioranza degli abitanti di Roma si fa sempre più tangibile, soprattutto dopo la delusione suscitata dal governo di Virginia Raggi, che dopo quasi un anno sembra non aver apportato cambiamenti significativi nel nostro Comune.
Certo, bisogna considerare che liberare l’Urbe dai suoi mali è un compito estremamente difficile, per il quale ci sarebbe bisogno di anni e anni, ma la sindaca pentastellata ha dovuto fare anche i conti con delle scelte che forse poteva evitare, come le continue nomine e allontanamenti di assessori e collaboratori e le varie accuse legate ai suoi presunti rapporti personali con alcuni di essi.
E tutto ciò non giova affatto alla salute della città, che è sempre la vittima silenziosa di queste vicende, così come chi ci vive.
Di Simone Pacifici