Le Cronache del Laghetto II: il giardino e il ponte

Correva l’anno 1961; Kennedy diventava il trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti, Jurij Gagarin il primo uomo nello spazio e a Roma veniva realizzato il Giardino delle Cascate. Sono passati cinquantasei anni, ma da allora pochi hanno avuto l’opportunità di potervici passeggiare. Generazioni di abitanti dell’Eur e dintorni fino ad ora hanno potuto, infatti, solo ammirare le cascate dalla Passeggiata del Giappone, il camminamento che lo costeggia e che si apre sui giochi d’acqua presso il Ponte Hashi (“Ponte”, in giapponese), anch’esso rimasto chiuso a lungo per restauri. Ma ora la “Versailles dell’Eur” – come è già stata prontamente soprannominata – sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalla 7 alle 20.

Ad annunciarlo, in una conferenza organizzata in loco, Roberto Diacetti, presidente di Eur S.p.A., il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito e il presidente del IX Municipio Dario D’Innocenti. Il “Moderno giardino di paesaggio”, realizzato dall’architetto Raffaele de Vico e presto chiuso e usato sporadicamente come set cinematografico, vanta “un armonioso intreccio di salti e getti d’acqua, scogliere, pietre naturali e piante di diverse specie”, un “vero e proprio gioiello che si incastona in un Municipio che fa del verde il suo vanto”, ha ricordato il Presidente Dario D’Innocenti.
Per qualcosa che apre c’è, però, qualcosa che chiude, almeno per i mezzi pesanti e per i pedoni. Pochi metri sopra il Giardino, infatti, il ponte della Cristoforo Colombo che passa sopra il Laghetto (direzione Roma Centro) è stato chiuso ai veicoli con massa superiore ai 35 quintali. Uno stop che vale anche per gli Autobus (le linee interessate sono: 070, 791, 714, 705, 709, 705). Per loro è stata prevista una deviazione di poche centinaia di metri: girando a destra su Viale Africa potranno raggiungere la Colombo passando per Viale dell’Arte e per Viale Europa. Questo fino a quando non verranno completati i lavori – già appaltati – sui quali, però, non si possono dare tempi certi, in quanto il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale ha disposto ulteriori verifiche sugli interventi da effettuare. Già da ottobre in effetti, era stata chiusa la corsia destra, a causa del “cedimento del manto stradale”. Sono state disposte quindi ulteriori verifiche sulla stabilità del tratto. A far rispettare il divieto, una pattuglia della Polizia Municipale all’imbocco dell’attraversamento.

Di Gabriele Rizzi

Gabriele Rizzi

Classe 1996, maturità classica, Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, giornalista pubblicista. Mi interesso soprattutto di storia antica e recente, con particolare riferimento a quella del quadrante Sud di Roma, spesso ignorato ma ricco di tesori e di storie nascoste.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: