Alessandro Capriccioli: “Mobilitiamo Roma necessario per sanare la città”
L’iniziativa “Mobilitiamo Roma” promossa dai Radicali Italiani per la liberalizzazione del trasporto pubblico romano ha avuto una grossa eco nella città, tanto da richiamare l’attenzione di 72 illustri “professori e personalità” pronti a sostenere la raccolta firme, tra i quali Francesco Giavazzi, Pietro Ichino, Linda Lanzillotta, Andrea Mazziotti e Alessandro De Nicola.
I dettagli di questo progetto di risanamento cittadino ci sono stati gentilmente descritti da Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma, già impegnato in associazioni no profit d’importanza nazionale, tra cui il Comitato Siblings, composto da fratelli e sorelle di persone affette da disabilità, del quale lui stesso è stato uno dei fondatori. D: Dott. Capriccioli, questo referendum per la liberalizzazione del Tpl di Roma che voi Radicali avete proposto attraverso la raccolta firme dovrebbe portare, in caso di vittoria del sì, a delle gare per l’assegnazione delle linee dei bus e della metropolitana alle varie compagnie, pubbliche e/o private, vincitrici, giusto?
R: Esattamente. Per ottenere l’indizione del referendum, però, occorre raccogliere 30mila firme di cittadini romani. Per questo invitiamo tutti coloro che vorrebbero un trasporto pubblico degno di una capitale europea a darci una mano, venendo a firmare ai nostri tavoli.
D: Quindi queste gare dovrebbero favorire la concorrenza per garantire una maggiore qualità delle proposte e dei conseguenti servizi resi dalle aziende vincitrici?
R: Sì. Noi partiamo dal presupposto che il Comune dovrebbe riappropriarsi del ruolo di programmatore e gestore del trasporto che gli sarebbe proprio, anziché limitarsi a gestire un’azienda che tra l’altro è tecnicamente fallita, e che il vero “bene comune” da tutelare non sia l’ATAC in quanto tale, ma la qualità del servizio offerto ai cittadini. Qualità che attraverso la concorrenza non potrà che aumentare.
D: Non c’è il rischio che ci possano essere collusioni e accordi sottobanco dietro questi bandi, come, purtroppo, si è visto spesso negli ultimi anni?
R: I rischi di malaffare che si annidano nelle gare e negli affidamenti non possono avere come esito la paralisi totale delle attività amministrative, cosa che tra l’altro mi pare stia accadendo a Roma in questo periodo. Si tratta piuttosto di scrivere le gare in modo appropriato, nell’interesse dei cittadini, e di adottare le procedure di controllo ormai ordinarie nei paesi più avanzati, che servono proprio a evitare questi pericoli.
D: La vostra sarà una durissima battaglia contro le lobby che gestiscono la mobilità pubblica da decenni. Vi sentite in grado di affrontarla al 100%?
R: Da sempre i Radicali hanno giocato il possibile contro il probabile, schierandosi spesso in posizioni scomode, di contrapposizione allo strapotere della partitocrazia e di interessi molto più grandi di loro. Questo non ci ha impedito, nella nostra storia, di ottenere risultati che sembravano impossibili. Dalla nostra parte, com’è spesso avvenuto negli ultimi decenni, avremo la forza dei cittadini e del perseguimento dei loro diritti e interessi.
Ringraziamo il dott. Capriccioli e i Radicali per l’intervista concessaci.
Di Simone Pacifici