Uber: dopo polemiche e scontri il servizio è a tutti gli effetti a norma di legge
Confermato da una sentenza dello scorso 26 maggio, il gruppo Uber potrà continuare a operare in Italia con Uber Black, il servizio di noleggio con conducente. Il gruppo statunitense però non può ancora vedere approdare in Italia i servizi di mobilità low cost, ovvero Uber Pop e Uber X che sono stati vietati con la sentenza del 22 marzo 2017 del Tribunale di Torino, ma il loro ottimismo non demorde, come si legge nel comunicato che hanno diffuso: “Siamo davvero felici di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner di Uber che potranno continuare a utilizzare la nostra applicazione in Italia. Ora più che mai è forte l’esigenza di aggiornare la normativa datata ancora in vigore, così da consentire alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città”.
La decisione del Tribunale di Roma è stata presa in attuazione dell’emendamento Lanzillotta sulla legge di attuazione del “Decreto Milleproroghe”.
Critiche e polemiche da parte dei tassisti che accusano le autorità di essere “a tutela della concorrenza”.
Rolando, portavoce nazionale Federtaxi, afferma: “Non abbiamo parole per descrivere il nostro sconcerto: hanno fatto di tutto per salvare una multinazionale aspirante monopolista che vuole sottrarre il lavoro a cittadini italiani”.
Di Francesco Maiolo