Campi rom, la Raggi presenta a Roma il “piano di superamento”
“Oggi ho annunciato che finalmente nella Capitale saranno superati i campi rom. Partiremo da subito intervenendo in due campi, La Barbuta e La Monachina, che ospitano oltre 700 persone. Mettiamo così fine alla mangiatoia dei soldi dei cittadini che per anni c’è stata con Mafia Capitale: fondi pubblici finiti nelle tasche della criminalità. Abbiamo ottenuto 3,8 milioni di euro dall’Unione Europea che investiremo in questo progetto”. Questo è quanto ha dichiarato il sindaco di Roma Virginia Raggi dopo aver presentato in Campidoglio il Piano per il superamento dei campi rom. Ma in che consiste questo piano? In realtà un testo vero e proprio non è stato ancora reso noto, quindi dobbiamo fare affidamento sulle parole della sindaca e dell’assessore alle Politiche Sociali Laura Baldassarre. “Il percorso che si intende percorrere a Roma poggia su 4 assi: scolarizzazione, occupazione, salute, abitazione. Sono previste per questo misure temporanee di sostegno alle persone Rom Sinti e Caminanti in condizioni di fragilità che accompagnino il processo di superamento dei campi. Per ciascuna persona o famiglia dovrà essere sottoscritto un Patto di Responsabilità con Roma Capitale da parte del capofamiglia che definisce diritti e doveri. Daremo un accompagnamento all’abitare. Un sostegno all’inclusione abitativa per due anni”. Che tradotto significa casa popolare pagata per due anni. E non finisce qui, perché ai rom verranno date le opportunità per avere un posto di lavoro con canali preferenziali.
“Non dobbiamo avere politiche speciali per i rom. Dobbiamo dare la possibilità di accedere ai servizi e alle prestazioni che già forniamo ai cittadini romani. Ce lo dice l’Europa. Quindi anche i rom potranno usufruire di tutto quello che è previsto per l’abitare dei cittadini che vivono sul territorio romano”, ha concluso l’assessore Baldassare.
“Roma Capitale condurrà una regia pubblica nei campi svolgendo una funzione di coordinamento fra le azioni della Asl e della Guardia di Finanza. Ci rivolgeremo direttamente alle famiglie, senza intermediazione. Dobbiamo imparare dagli errori passati”. L’obiettivo è uscire dalla logica della “discriminazione su base etnica”. Per far questo “verrà abolito il trasporto scolastico nei campi, salvo quelli non serviti dai mezzi pubblici (che sono più della metà)” e i genitori rom “accompagneranno i figli a scuola come tutti, consentendogli di frequentare tutto l’orario scolastico”; per questo “monitoreremo anche il rendimento, non solo la frequenza”.
Previsti inoltre programmi di formazione “finalizzati all’accesso al lavoro” per “diminuire il tasso di criminalità e accrescere la produttività”: non sono stati forniti dettagli a riguardo, sebbene in passato si fosse parlato di coinvolgere la comunità nel riciclo dei rifiuti e nel commercio di prodotti etnici.
L’amministrazione si servirà di un “ufficio rom” da ricostituire nei prossimi giorni con un’ordinanza a firma della sindaca Virginia Raggi, dopo che Ignazio Marino aveva smantellato nel 2013 quello creato da Gianni Alemanno nel 2008.
“Applausi per Virginia Raggi e l’amministrazione 5 Stelle di Roma. Quella dei campi rom era una questione che nessuno aveva mai chiuso, forse neppure affrontato, ma sulla quale tanti (troppi) hanno magnato. Da adesso si inizia a chiuderli, per sempre. E i soldi per farlo ce li facciamo dare dall’Unione Europea, nessun costo extra per i romani. Un capolavoro”, il commento di Grillo sul suo blog.
Di Benedetta Carulli