“Mobilitiamo Roma”: la “denuncia” al Corriere della Sera e l’appoggio di Renzi
Venerdì 16 giugno è stato un vero e proprio giorno di fuoco per i romani, a causa dello sciopero nazionale dei mezzi pubblici indetto dai sindacati di base e da SUL contro le liberalizzazioni e le privatizzazioni del settore.
Liberalizzazioni che, però, sembrano trovare una solida schiera di sostenitori: sono infatti quasi trentamila le firme finora raccolte dall’iniziativa “Mobilitiamo Roma”, patrocinata dai Radicali Italiani, per la messa a gara delle linee dei bus e della metro, in un tentativo di risanare la situazione sempre più disastrata dei trasporti cittadini. Firme alle quali si è aggiunto l’appello di 72 illustri personalità.
Eppure, nonostante la portata crescente di questo movimento civile, la proposta avanzata dal partito è stata apparentemente ignorata dalle autorità locali, come emerge dal Corriere della Sera, che si è dimostrato interessato a questo progetto: la giornalista Erica Dellapasqua riporta un incontro di Sergio Rizzo, capo della cronaca romana del quotidiano, con Riccardo Magi, segretario dei Radicali, Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, e Umberto Croppi, ex assessore alla Cultura della giunta Alemanno, per discutere della raccolta firme, dichiaratamente trasversale alle varie forze politiche.
I sostenitori di “Mobilitiamo Roma” hanno denunciato al Corriere una mancanza d’interesse nei confronti dell’iniziativa da parte sia dell’attuale giunta comunale che dell’opposizione, assieme ai problemi cronici del servizio, come la pianificazione delle tratte e la manutenzione dei mezzi.
La vicenda ha attirato l’attenzione di Matteo Renzi, che durante la rassegna stampa “Ore Nove” del 16 giugno, a sciopero appena iniziato, ha dato il suo appoggio al progetto di messa a gara del trasporto pubblico della Capitale voluto dai Radicali. Poco dopo sul sito di questi ultimi è comparso un appello del segretario Riccardo Magi al Pd romano, esortandolo a seriamente in considerazione la loro battaglia, alla luce di quanto detto dall’ex premier.
Una contesa che continua a infiammare i dibattiti pubblici, mentre i cittadini patiscono i problemi cronici degli enti che dovrebbero garantire loro i servizi necessari al quieto vivere.
Di Simone Pacifici