Atac è sempre più vicina al collasso
Atac è sempre più vicina al collasso. Lo dicono i numeri e i fatti: l’azienda del trasporto pubblico romano è sommersa da debiti molto pesanti e da un servizio inefficiente, con autobus vecchi e privi di manutenzione, soggetti a continui guasti e incidenti. Inoltre, le accuse dell’ex direttore generale della società dei trasporti Bruno Rota al presidente della Commissione Mobilità di Roma Enrico Stefàno di aver tentato di ottenere una raccomandazione per una società di bigliettazione a lui vicina hanno gettato ancor più benzina sul fuoco. Stefàno ha risposto alle affermazioni dell’ex direttore generale postando sul suo profilo Facebook lo screenshot di una loro conversazione via SMS, nella quale il presidente della Commissione Mobilità semplicemente segnalava a Rota la società di bigliettazione Conduent, già nota per aver operato a Milano, i cui rappresentanti avrebbero mostrato al Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Capitolina alcune proposte per risanare Atac. Quindi, a suo dire, non si sarebbe trattato di una vera e propria raccomandazione.
Parole al veleno rivolte al M5S sono arrivate anche da Matteo Renzi durante la presentazione del suo libro “Avanti” ad Agerola, il quale ha affermato: “Nell’Atac i grillini dovevano fare la rivoluzione, ma fanno come gli altri, anzi, peggio. Raccomandano gli amici degli amici”. La sindaca Raggi ha subito minacciato di querelare l’ex premier, negando che nei palazzi dell’Urbe si facciano accordi sottobanco di questo genere.
Come se ciò non bastasse, ecco l’ennesima doccia fredda per l’amministrazione romana: la richiesta al governo ad opera del Campidoglio di ulteriori aiuti in denaro per salvare Atac è stata rifiutata. Il motivo lo ha spiegato il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio in un’intervista al Corriere della Sera: “La nostra parte l’abbiamo fatta. Non si può pensare sempre di risolvere le situazioni di difficoltà con continui finanziamenti straordinari. Serve un processo di riorganizzazione che consenta di ridurre l’evasione tariffaria e di migliorare l’efficienza del sistema”. Il Ministro ha poi parlato della situazione di Cotral, descrivendola come un’azienda ripresasi egregiamente da una situazione economica disastrosa, e che quindi vede come un modello sul quale dovrebbe basarsi Atac.
Fatto sta che Roma dovrà affrontare un grosso problema con i trasporti pubblici in uno dei mesi dell’anno più importanti al livello turistico, creando non solo un danno materiale alla città, ma anche d’immagine agli occhi del mondo. Il tutto mentre la giunta Raggi affronta un’altra situazione di grande crisi, una crisi che, purtroppo, colpisce soprattutto i cittadini.
Di Simone Pacifici