Il nubifragio mette in ginocchio Roma
Il reale peso politico di un governo lo si giudica da come esso riesce ad affrontare le situazioni di grave crisi. Dopo tre mesi di caldo torrido, senza nemmeno una precipitazione, era prevedibile che su Roma si sarebbe abbattuto un nubifragio, e infatti la Protezione civile aveva avvertito che domenica 10 settembre vi sarebbero stati “fenomeni di forte intensità” di codice arancione, il terzo livello di gravità su quattro. Come d’aspettativa, la Capitale è stata letteralmente sommersa dall’acqua, con intere strade trasformate in veri e propri fiumi. Una situazione a dir poco drammatica, che ha letteralmente paralizzato la città, con la chiusura delle linee A e B della metropolitana, cittadini rimasti bloccati nelle loro auto e la caduta di alcuni alberi, con due feriti registrati a San Basilio. Nemmeno l’intervento massiccio dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale, coordinato dal Centro Operativo Comunale, ha potuto evitare le gravi conseguenze di questo terribile nubifragio. La conta dei danni è a dir poco disastrosa, basti pensare che in diverse zone di Roma ancora manca l’energia elettrica, mettendo in difficoltà tantissime famiglie e attività commerciali.
Nonostante le promesse della giunta comunale, che assicurava che i chiusini, i tombini e tutti i mezzi di canalizzazione delle acque sarebbero stati operativi al 100% in realtà hanno presentato difetti strutturali che ne hanno inficiato l’operatività, aumentando considerevolmente i disagi. Difetti denunciati a più riprese dai cittadini negli ultimi mesi, ma a quanto pare ignorati dalle istituzioni, che invece rassicuravano sulla buona riuscita dei lavori di manutenzione e ammodernamento delle misure di sicurezza dell’Urbe.
Un fatto, questo, che ha acceso una polemica non soltanto sociale, ma anche politica: gli oppositori della sindaca Virginia Raggi l’hanno bersagliata a più riprese, postando su internet screenshot nei quali si possono vedere le critiche che la stessa faceva all’ex primo cittadino Ignazio Marino nel periodo della suo mandato sui disagi dovuti al maltempo. Un grosso danno all’immagine della pentastellata, così come al movimento fondato da Beppe Grillo, che a Roma sta affrontando una battaglia sempre più disperata.
Una città messa in ginocchio dagli scandali, dalla corruzione e perfino dalle forze della natura, con un’amministrazione che sembra non trovare nessuno spiraglio di luce in fondo al lungo tunnel: ovvero, il ritratto attuale della capitale d’Italia.
Di Simone Pacifici