Atac, affidamento dei mezzi pubblici prorogato fino al 2021
A dispetto di quanto previsto fino a pochi mesi fa, l’affidamento in house dei mezzi pubblici ad Atac è stato prorogato dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021, dopo il parere negativo dell’Antitrust riguardante la richiesta precedentemente avanzata dal Campidoglio di porre la scadenza al 2024. Il tutto si colloca in un piano quadriennale che dovrebbe così risanare l’azienda del trasporto pubblico, come proclamato dall’assessora alla Mobilità Linda Meleo. Il tutto, però, va a cozzare con la proposta referendaria #MobilitiamoRoma dei Radicali che era riuscita dopo una lunga campagna a raccogliere le 33mila firme necessarie a legittimare il tutto. Riccardo Magi ed Alessandro Capriccioli, rispettivamente segretari di Radicali Italiani e Radicali Roma, hanno rilasciato un comunicato stampa sul sito del loro partito nel quale hanno definito la proroga del contratto di servizio in house ad Atac fino al 2021 annunciato dall’assessora Meleo come “una truffa ai cittadini”. E precisano: “Non solo ai 33mila cittadini che hanno firmato la richiesta di referendum, ma a tutti i romani, che hanno diritto di esprimersi su un quesito già ufficialmente ammesso senza che l’Amministrazione operi in senso contrario a quanto esso richiede.”.
I Radicali hanno anche proclamato di essere pronti a denunciare il fatto alla Commissione Europea e all’Antitrust e a organizzare una serie d’iniziative nonviolente contro la decisione della giunta capitolina.
Di certo le cose per la sindaca Virginia Raggi, che già il 21 giugno prossimo sarà a processo per l’accusa di falso in relazione alla nomina a capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro Raffaele, si complicano ulteriormente, visto che ha tempo fino al 31 gennaio per fissare la data del referendum per la liberalizzazione del trasporto pubblico (che i Radicali vorrebbero fosse fissato al 4 marzo, data coincidente con le elezioni nazionali e regionali nel Lazio), e al contempo dovrà affrontare questa polemica, l’ennesima della sua amministrazione.