Formula E, il successo del futuro
“Il motore del duemila sarà bello e lucente, sarà veloce e silenzioso, sarà un motore delicato, avrà lo scarico calibrato e un odore che non inquina. Lo potrà respirare un bambino o una bambina”. Lucio Dalla anticipava di una decina di anni il progresso nel quale siamo completamente immersi, un progresso che ha portato alla realtà ciò che, cinquant’anni fa, potevamo solo immaginare, e sognare, e ammirare, in qualche futuristico film di fantascienza.
È vero, ci potranno non essere stati gli ipersonici rombi dei motori, non i mitici spostamenti d’aria dopo il passaggio delle vetture, ma di brividi ne sono usciti fuori tantissimi. Di spettacolarità, l’evento, ne ha regalata a tonnellate. Questo perché, in un sabato pomeriggio, le televisioni del mondo intero hanno assistito al futuro e, la città eterna, lo aveva sotto i suoi occhi.
L’amenità dell’evento ha come suo fulcro il progresso tecnologico, che ha permesso di creare bolidi silenziosi sfreccianti alla velocità di 225km/h. Roma non poteva che prestare la sua aurea cornice alle piume di drago che, attraversando il marmoreo biancore dell’EUR, hanno lasciato un mondo a bocca aperta. Parlando di numeri, trentacinquemila sono state le persone che, da tutto il globo, sono accorse per ricevere il dono della città, ammaliata ed ammaliante grazie alle monoposto elettriche.
Un vero affare si potrebbe definire la gara, dato che, a fronte di una spesa del Comune di circa 500mila euro, utilizzati per il dispiegamento di mezzi e uomini della polizia locale, la città è stata beneficiata di maggior pulizia, ingenti entrate dovute al turismo, miglioramenti notevoli nella viabilità (ad esempio con la riapertura del sottopassaggio sulla Colombo, rimasto chiuso ed impolverato per più di quindici anni). Per quanto riguarda il quartiere EUR, ci troveremo in uno dei più grandi quartieri “green” della capitale, conterà nuove colonnine di ricarica per le auto elettriche, un esponenziale aumento di postazioni di bike e car-sharing ed una rete Wi-Fi pubblica potenziata. Tra i benefici, che non solo economicamente, ma anche socialmente e politicamente hanno superato i costi, Roma può festeggiare un ricavato totale di 20 milioni di euro, dedicato ad aumentare, dato che il circuito dell’EUR resterà tracciato ufficiale utilizzato dall’ E-Prix.
Risultato, questo, dovuto alla soddisfazione dimostrata anche dai vertici della piramide. Il fondatore e CEO della Formula E Alejandro Agag, si pronuncia estremamente gratificato della riuscita dell’evento, annunciando l’estensione degli accordi con la capitale da tre a cinque anni.
È vero, ci potranno non essere stati gli ipersonici rombi dei motori, non i mitici spostamenti d’aria dopo il passaggio delle vetture, ma abbiamo assistito al futuro. E Roma è destinata ad esserne protagonista.
Di Gabriele Pattumelli