Roma sommersa da un’ondata straordinaria di rifiuti
I ponti del 25 aprile e del 1° maggio sono ormai passati da un pezzo, eppure la situazione per quanto riguarda l’emergenza rifiuti continua ancora a portarsi dietro gli strascichi delle festività prolungate.
Nonostante un lavoro intensivo h24 l’Ama non riesce a far fronte al disagio urbano e alla cattiva educazione di una parte della cittadinanza, e ciò risulta in gravissime situazioni in cui i rifiuti vengono ammassati fuori dai cassonetti, seppur questi siano vuoti, o addirittura, come riportato da RomaToday, nelle quali i residenti di Rocca Cencia si sono ritrovati con i vermi sul balcone.
Le cause, oltre ai problemi cronici dello smaltimento dell’immondizia, dovuta agli impianti ormai saturi, si possono trovare nell’improvviso afflusso di turisti nella Capitale, che ha portato a una maggior produzione di spazzatura rispetto alle stime previste, colpendo anche i quartieri “bene” della città, dove sebbene nelle strade primarie sia tutto nella norma quelle secondarie sono vittime dell’incuria dei cittadini, che appunto lasciano la spazzatura fuori dagli appositi contenitori, stando alle parole dell’azienda addetta alla pulizia urbana della Capitale.
Oltre alla già citata Rocca Cencia si registrano problemi in zone come il quartiere multietnico dell’Esquilino, vicino alla stazione Termini, a Balduina, Tor Sapienza, Prati e in viale delle Medaglie d’Oro, vicino a San Pietro.
La chiusura della maxi-discarica di Malagrotta ha costretto Roma ad appoggiarsi a impianti fuori Regione per lo smaltimento dell’indifferenziata, in particolare a quelli in Abruzzo, dove ne sono state trattate circa 40mila tonnellate da gennaio, a seguito anche dello stop del supporto dato dall’Austria. L’accordo terminerà il prossimo giugno, ma si sta già lavorando per provare almeno a prorogare il contratto fino alla fine dell’anno, in attesa di trovare un’altra soluzione per il futuro, cercando aiuto soprattutto all’interno della Regione Lazio.
Di Simone Pacifici