“Ho pagato e non me fanno usà la bici”, e gettano nel Tevere la bicicletta del bike sharing
Otto secondi di video in cui viene mostrata una ragazza che per vendicare un “oltraggio” subìto da un suo amico da una delle bici del servizio di bike sharing “oBike” (“Ho pagato e non me fanno usà la bici”) la getta nel fiume Tevere con una grassa risata.
I rivoluzionari per caso hanno poi deciso di postare la loro impresa sui social, e il filmato è subito diventato virale. Talmente virale che la Polizia locale di Roma Capitale ha già provveduto all’identificazione dei responsabili. La pena per il reato di danneggiamento aggravato del quale i due sono accusati può arrivare a tre anni, ma potrebbe essere sospesa in cambio di lavori socialmente utili non retribuiti.
La sindaca Raggi ha quindi invitato tutti i cittadini in una conferenza stampa a registrare eventuali comportamenti incivili attraverso foto e video invitati al sistema unico di segnalazione del Campidoglio: “Con un filmato possiamo risalire al responsabile e sanzionarlo.”
Per rispondere alle critiche dell’opposizione, dalle quali è stata accusata di violare la privacy delle persone immortalate, la pentastellata ha comunque rassicurato: “Non ci saranno automatismi, ma tutto sarà verificato con norme e procedure”, e ha aggiunto: “Noi parliamo di comportamenti che avvengono in pubblico. Nessuno manderà in rete il nome di quella persona. C’è cautela sulla privacy: è uno strumento che sarà vagliato dai vigili, e se sussistono tutti gli elementi si procederà a sanzioni”.
Questo è solo l’ultimo di uno dei tanti atti vandalici nei confronti del bike sharing: già all’inizio di quest’anno il servizio cinese “Gobeebike” era stato costretto a chiudere i battenti in Italia dopo solo quattro mesi dall’apertura della loro filiale nel nostro Paese proprio a causa dei continui furti, subiti anche da “oBike” nel breve periodo in cui ha operato fino a questo momento nella Capitale.
Di Simone Pacifici