Contro la siccità arriva la potabilizzazione del Tevere
Uno dei progetti messi in campo da Acea Ato 2 nei mesi scorsi contro la siccità sembra essere un potabilizzatore delle acque del Tevere, che sorgerà nei pressi di Grottarossa, XV municipio.
Questo potabilizzatore dovrebbe immettere nella rete idrica 500 litri al secondo di acqua, cifra che supera i 400 litri al secondo estratti dalle acque del Lago di Bracciano.
L’iter è proseguito per mesi senza fare scalpore e adesso l’autorizzazione è già in fase avanzata.
Il 21 febbraio è stata convocata la Conferenza dei Servizi in cui ha preso parte un lungo elenco di Enti, dal Comune di Roma alla Regione Lazio, dall’Istituto superiore di sanità al Ministero dei Beni Culturali e il Demanio. Tutti hanno dato parere favorevole, compresa la Asl Roma 2.
L’iter, come riporta il giornale locale “Il Caffè”, si è chiuso in tempi record: il 13 aprile, 51 giorni totali per approvare il progetto.
Quello stesso giorno, riporta sempre il quotidiano, Acea aveva già chiuso le “procedure di affidamento dei lavori del potabilizzatore”.
Il Sindaco di Roma Virginia Raggi però sembra aver annunciato nella giornata di sabato scorso 21 luglio che: “Sono incoraggianti gli ultimi dati forniti dal Parco Regionale di Bracciano che fanno scongiurare qualunque ipotesi di emergenza acqua in piena estate. I numeri ci dicono che la velocità di abbassamento del periodo estivo del Lago di Bracciano si è dimezzata”. Poi continua: “Dalla crisi idrica della scorsa estate abbiamo messo in campo tantissime azioni per evitare il razionamento dell’acqua.
Anche Acea ha fatto la sua parte con una velocità mai vista prima, portando avanti un’operazione di manutenzione straordinaria con chilometri di tubature passate al setaccio. Sono stati recuperati 2.300 litri al secondo di acqua potabile al giorno grazie ai 9000 interventi di riparazione perdite effettuati solo negli ultimi 12 mesi”.
Il Sindaco però ancora non parla del potabilizzatore che costerà ai romani circa 12,2 milioni di euro.
Di Francesco Maiolo