Roma, chiude la stagione il Cinema America: Record di presenze con oltre 150mila spettatori
L’estate del Piccolo Cinema America è stata grandiosa con 150mila spettatori, 200 serate organizzate, 40 ragazzi contrattualizzati, 3 arene situate dal centro alla periferia, un liceo, una piazza e un porto e oltre 85mila euro versati ai distributori di film d’archivio.
Conclude così la stagione a Ostia, presso il porto turistico, l’arena all’aperto di film d’autore organizzata dal primo giugno all’8 settembre dai ragazzi del Cinema America.
La paura è che la prossima estate possano non tornare a Ostia, dopo le pressioni di alcuni imprenditori del litorale, come l’affissione di striscioni al Cineland su cui scrivevano “le arene gratuite minacciano il futuro del cinema al pari della pirateria’’.
Sembra che queste persone abbiamo addirittura intentato una causa da 1 milione di euro nei confronti degli sponsor dell’iniziativa.
I ragazzi del Piccolo Cinema America hanno lottato duramente contro il Campidoglio per mantenere l’arena di Trastevere, ma sono stati ostacolati dall’amministrazione giudiziaria del porto. Sulla Pagina Facebook centinaia di messaggi chiedono di tenere duro e di replicare il prossimo anno e dopo la proiezione del film “Prima che la notte’’, il pubblico ha lanciato l’idea di una petizione che chiedesse al tribunale di Roma, che ha liberato il porto di Ostia dalla criminalità, di aiutare i ragazzi a replicare l’arena che ha visto la partecipazione di artisti del calibro di Carlo Verdone, Claudio Bisio e altri.
Sull’altro fronte c’è il Patron del Cineland che afferma: “Le arene gratuite sono un pericolo e creano una concorrenza sleale, ci tolgono pubblico e non è giusto per chi fa cinema tutto l’anno, non c’è rischio di impresa. Ben vengano le arene, ma purché siano a pagamento’’. Poi conclude: “Quanto alla richiesta di risarcimento, credo che non la farò’’.
Di Leonardo Toti
