Pioggia, grandine e tempesta: l’Inferno a Roma
Quella che sembrava essere una domenica 21 ottobre tranquilla per i romani, con solo delle nuvole che lasciavano presagire una classica pioggia autunnale, si è trasformata in un incubo per la cittadinanza, che ha dovuto fare i conti non solo con il maltempo, che ha causato, in particolare nel III, IV, V e VI Municipio, la caduta di alberi e rami e la formazione di veri e propri torrenti nelle strade. Ciò ha prodotto un dispiegamento di mezzi straordinario, con 90 operatori, 25 associazioni di volontariato impegnate e un centinaio d’interventi sul territorio, secondo le stime ufficiali. Chiuse sei stazioni della metro nella serata di domenica, e la soppressione dei tram 5, 14 e 19 per il maltempo a Largo Preneste. A lasciare scioccati sono in particolare le immagini trapelate dai mezzi d’informazione, che ci mostrano Viale Palmiro Togliatti totalmente sommersa da banchi di grandine, dove i vigili del fuoco hanno salvato sei persone, rimaste intrappolate nella palestra di un’associazione culturale. Altri interventi si registrano in zone della città come Tor Tre Teste e Viale Giorgio de Chirico. Anche diverse scuole e asili sono rimasti danneggiati o allagati, e di conseguenza dichiarati inagibili, mentre sulle strade le macchine fendevano l’acqua come motoscafi.
Il sindaco Raggi, subito informata della vicenda, ha scritto durante la notte un post fb in cui rassicura tutti dicendo che si sta intervenendo per i disagi, e che si scusa per la vicenda.
A scatenare le solite polemiche, però, è una diffida di Codacons del 2 ottobre scorso ad Ama e al Comune, nella quale si avvertiva che erano necessari degli interventi per i numerosi tombini ostruiti dalle foglie cadute dagli alberi, la causa, secondo l’associazione in un comunicato ufficiale, del disastroso evento di domenica scorsa, che dichiara: “Per tale motivo forniremo assistenza legale a tutti i cittadini che hanno subito danni a vetture o abitazioni, ai fini delle dovute azioni risarcitorie”.