Rogo all’ospedale Villa San Pietro, nessun ferito
Quella tra venerdì 2 e sabato 3 novembre è stata una notte di paura per i pazienti dell’ospedale Villa San Pietro, sulla via Cassia, quando intorno alle 4 il generatore del blocco operatorio è andato in corto circuito, causando un principio d’incendio che ha riempito di fumo i reparti della struttura, compresa la sala di rianimazione e mettendo fuori uso l’intero impianto elettrico, inclusi i generatori di emergenza. Fortunatamente i 400 degenti non hanno subito ferite o intossicazioni, e per loro sono subito partite le operazioni di trasferimento in altre strutture, soprattutto per quelli più vulnerabili, e per il reparto di pediatria. I danni sembrano meno gravi rispetto alle previsioni iniziali che davano l’ospedale totalmente inagibile per almeno un mese, con le attività ambulatoriali e di radioterapia che sono ricominciate nella giornata di lunedì. Grande preoccupazione per quanto concerne invece il reparto di ostetricia, essendo il Villa San Pietro molto gettonato dalle neomamme (4mila nascite l’anno, di cui almeno 600 previste fino al mese di dicembre compreso) che, secondo le stime attuali, non tornerà attivo molto presto. Le pazienti sono state quindi dirottate verso altre strutture, come il Policlinico Umberto I e il Gemelli, come affermato dal direttore degli Affari generali dell’ospedale Giovanni Vrenna. Grandi timori giungono anche dai sindacati, che temono per gli stipendi degli 800 dipendenti e dei 150 dipendenti di cooperative legate al Villa San Pietro.
La Regione ha richiesto interventi immediati, con “un dettagliato cronoprogramma” sui tempi di ripristino dei servizi, “previa verifica di sicurezza”.