Roma dilaniata dalle buche, più interventi su di esse che sul commercio
È bastata una giornata di pioggia per riaprire le buche di Roma: incalcolabili le segnalazioni provenienti da ogni parte della città, si tratti di Roma Est, Ovest, Nord, Sud o del centro di quelli che RomaToday ha definito veri e propri “crateri lunari”. Sempre la testata online segnala gli affari d’oro che stanno facendo carri attrezzi e gommisti, i quali sono arrivati addirittura a tenere aperta bottega la domenica, a causa delle numerose richieste di riparazioni da parte degli utenti, vittime delle voragini che danneggiano le loro vetture. Strage di gomme in via del Foro Italico, con almeno quindici auto ferme tra sabato e domenica, a causa di una serie di buche precedentemente rattoppate che si sono aperte, con cittadini iracondi che si sono rivolti ai vigili urbani. Il fatto, allarmante, è in linea con i dati forniti dai vigili urbani di Roma, che segnalano ben 22.940 interventi legati alle voragini nel 2018, a cui si aggiungono i 635 pedoni caduti prevalentemente nei crateri formatisi nella strada e nei marciapiedi. Stefano Giannini, segretario Sulpl Roma, ha rivelato a “Il Messaggero”: “In pratica facciamo più interventi sulle buche che sul commercio. Eppure in una metropoli vocata al turismo, non dovrebbe essere permesso che si controllino meno un esercente, un b&b, o un ristorante rispetto a una buca. Ma così è: gli interventi sul commercio nel 2018 si sono fermati a quota 20.148”.
Tutto questo collide con le parole dell’assessora ai Lavori pubblici Margherita Gatta, la quale aveva affermato due settimane fa che il Comune stava lavorando per migliorare le condizioni del manto stradale di Roma, mentre cominciano a fioccare i primi risarcimenti per le vetture che sono state danneggiate dalle buche, creando dei precedenti molto rischiosi per le già fortemente indebitate casse della città.
Di Simone Pacifici