In viale Europa vince l’Europa: il liceo classico Vivona si dimostra una fortezza europeista
Portata dalla Fenicia a Creta, Europa è la protagonista di un mito greco che, tramandato di generazione in generazione, ha donato il nome di questa eroina ad un Continente che in questi giorni si interroga sul proprio futuro.
Pertanto, a due settimane dalle elezioni europee, quale istituzione migliore di un liceo classico per capire verso quale direzione stia andando questa Unione nata sessantadue anni fa? Sito a due passi da viale Europa – e non poteva essere altrimenti – il liceo classico Vivona con le sue iniziative ha dimostrato una forte identità europea, venendo premiato – durante una cerimonia in cui ha presenziato anche il presidente dell’Europarlamento Tajani – per lo striscione più creativo nell’ambito della campagna #stavoltavoto, prendendo parte a diverse iniziative di stampo comunitario (come la simulazione di una seduta del Parlamento Europeo che ha coinvolto alcuni studenti delle classi terze) ed organizzando giornate dedicate all’Unione.
L’ultima di esse si è svolta venerdì 10 in occasione della Festa dell’Europa; nel corso della mattinata sono intervenuti il Direttore del Museo delle Civiltà di Roma, Dott. Filippo Gambari, il Segretario del MaXXI, Dott. Pietro Barrera, l’On. David Sassoli – europarlamentare del gruppo PSE – il capitano dell’Arma dei Carabinieri, sezione Tutela Patrimonio Culturale, Fabio Castagna, il Protettore Reti Universitarie Europee Sapienza, Prof. Luciano Saso ed il Dott. Antonio Longo, membro del Comitato Economico Sociale Europe.
Molto interessante è stata poi l’analisi svolta in questi giorni dai ragazzi del giornalino studentesco “La mannaia del Vivona”, i quali hanno condotto un sondaggio tra i loro coetanei chiamati per la prima volta al voto: da questo è uscito fuori come, in maggioranza, i vivoniani si sentano per lo più europei (in una scala da 1 a 10, il 65% dei ragazzi ha votato sopra la “sufficienza” con maggioranza relativa rappresentata dal voto “8”, scelto dal 28,6%); valori, questi, paragonabili a quelli ottenuti dal sondaggio “Millenial Dialogue condotto dalla FEPS (Foundation for European Progressive Studies).
Da questa ricerca che ha coinvolto 10.000 ragazzi europei è, infatti, emerso come il 79,8% dei millenials creda fermamente nei valori UE, dimostrandosi anche a favore di temi controversi come la creazione di un esercito unico europeo. Numeri da tenere in considerazione, dato che la popolazione compresa tra i 18 ed i 30 anni rappresenta il 25% dei votanti nelle elezioni europee. Alle scorse elezioni, però, solamente il 27% dei millenials partecipò al voto; sarà questo l’anno della svolta? Dal Vivona i segnali sembrano incoraggianti: non resta che aspettare. E chissà che un giorno i nuovi vivoniani passeggino su Viale Stati Uniti d’Europa.
Di Gabriele Rizzi