Crisi dei rifiuti a Roma: si dimette il consiglio di amministrazione AMA dopo lo scontro con il municipio
Crisi dei rifiuti a Roma: si dimette il consiglio di amministrazione AMA dopo lo scontro con il municipio
Il consiglio di amministrazione dell’AMA ha accusato il Comune di Roma di “inerzia e mancata collaborazione”.
Secondo l’agenzia di stampa italiana ANSA, l’intero consiglio di amministrazione della società romana di raccolta rifiuti AMA si è dimesso il 1° ottobre a causa di una controversia con il Comune.
Il consiglio di amministrazione, nominato nel mese di giugno, si è dimesso a seguito di uno scontro con il Comune di Roma per oltre 18 milioni di euro dovuti per i servizi cimiteriali nel bilancio 2017 dell’azienda.
Prima delle dimissioni del consiglio di amministrazione, il Comune ha dichiarato di non avere l’intenzione di approvare “un bilancio redatto in modo non corretto contenente valutazioni di contabilità già precedentemente non approvate dal Consiglio”.
Secondo il Corriere della Sera, il consiglio di amministrazione uscente di AMA, ha accusato il Comune di “inerzia e mancata collaborazione”.
La contestazione di 18 milioni di euro sul bilancio 2017 ha indotto il sindaco di Roma Virginia Raggi a licenziare, nel mese di febbraio, il precedente consiglio di amministrazione per “mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati”.
Questa mossa ha scatenato le dimissioni a sorpresa dell’ex assessore all’ambiente Pinuccia Montanari, che ha dichiarato che in questo modo è stata messa a repentaglio la sicurezza occupazionale degli 8.000 dipendenti di AMA.
Raggi ha nominato Stefano Zaghis amministratore unico di AMA. Zaghis è l’ex portavoce di Marcello De Vito, l’ex presidente del consiglio comunale che è stato incarcerato per presunta corruzione in relazione al progetto dello stadio di Roma ed è ancora agli arresti domiciliari.