Ennesima vittima tra le rotaie della metropolitana di Roma

Morto uomo di sessant’anni investito da un convoglio della metro B

Nessuna speranza per l’uomo sessantenne, che nel pomeriggio di ieri, verso le 16:30, è caduto dalla banchina della stazione Garbatella sotto le rotaie del convoglio metropolitano ancora in corsa, in direzione Rebibbia-Ionio, morendo sul colpo. Inutile è stata la brusca frenata del macchinista che, una volta accortosi dell’uomo, ha cercato di arrestare il mezzo per evitare la tragedia. Alcuni passeggeri hanno affermato di aver visto l’uomo lanciarsi sui binari all’arrivo del treno, anche se, a detta della polizia, non si esclude l’ipotesi di una caduta accidentale sulla ferrovia, che ha destato, comunque, non poca paura ai molti testimoni presenti.

La tratta della linea B Castro pretorio – Laurentina è stata immediatamente chiusa per permettere ai vigili del fuoco di intraprendere le apposite operazioni per sollevare il vagone della metro affinché il 118 potesse estrarre il cadavere della vittima, che giaceva sulla ferrovia.

L’attivazione tempestiva di linee autobus ausiliarie, rese note tramite un annuncio di Atac su Twitter e sulla sua pagina ufficiale, però, non è riuscita a gestire il flusso straripante dei viaggiatori capitolini, che hanno incontrato forti intasi nelle stazioni di Termini, Magliana e Castro Pretorio, nonostante anche l’intervento dei vigili urbani e dei carabinieri.

Non è raro che episodi come questo si siano manifestati nelle stazioni metropolitane della Capitale negli ultimi anni. Il più recente è capitato lo scorso 30 maggio nella stazione di Lepanto, dove una donna di 35 anni di origine senegalese è rimasta incastrata sotto il convoglio, successivamente estratta e soccorsa dai sanitari del 118 che, a distanza di poco tempo, hanno dovuto decretare il decesso per le profonde ferite riportate in tutto il corpo.


Il presidente Codacons, Carlo Rienzi, ha affermato:”Episodi tragici come questi possono essere evitati. A tutela dell’incolumità dei passeggeri chiediamo di dotare le linee A e B della metro di barriere di sicurezza identiche a quelle installate sulla linea C e presso le stazioni metropolitane di altri paesi europei, barriere che si aprono solo dopo l’arrivo del treno e che impediscono ai passeggeri di finire accidentalmente o volontariamente sulle rotaie”.

Insomma, niente di nuovo, dato che già se ne parlava nel mese di febbraio dell’anno scorso, come ha riportato in un articolo Il Messaggero “… se tutto andrà secondo i piani, la ristrutturazione di quattro stazioni della linea A della metropolitana, tutte nel centro storico, comprenderà anche l’installazione delle barriere di sicurezza”.

Ad oggi queste barriere, la cui installazione costerebbe circa due milioni di euro per ciascuna stazione, non sono presenti né sulla linea A né tanto meno sulla linea B, nonostante siano stati stanziati dal Cipe negli ultimi mesi del 2017 circa 500 milioni solo per la ristrutturazione delle stazioni metropolitane più vecchie, denaro facilmente impiegabile per lavori di emergenza come questo.

Di Francesco Giacomo Riu

Francesco Riu

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