Il piano per la costruzione di una quarta pista dell’aeroporto di Fiumicino è stato respinto
Il ministero dell’Ambiente ha respinto un piano di espansione dell’aeroporto di Roma Fiumicino dopo che il progetto è stato ritenuto “incompatibile” con la riserva naturale circostante.
Il Master Plan 2030 dell’aeroporto risale a 12 anni fa ed è stato presentato ufficialmente a marzo 2017 dall’agenzia nazionale per l’aviazione civile ENAC e Aeroporti di Roma (AdR), una controllata del gruppo Atlantia che gestisce le autostrade italiane.
Al centro del progetto di espansione respinto c’era la creazione di una quarta pista su un appezzamento di 1.300 ettari di terra, nell’area costiera del Maccarese intorno all’aeroporto.
La decisione di respingere il piano è stata accolta come una “vittoria” dal ministro dell’ambiente Sergio Costa, del Movimento 5 Stelle, che ha affermato che il progetto era “l’ennesimo tentativo di distruggere una zona già tormentata”.
Costa ha anche sottolineato che il progetto avrebbe comportato “l’espropriazione della terre per decine di famiglie che vivono nell’area”.
Ora i vertici di ADR dovranno ridiscutere i termini progettuali per l’aumento della capacità dell’aeroporto nel “pieno rispetto per l’ambiente e l’area circostante”.
Fiumicino, che ha ricevuto una serie di riconoscimenti negli ultimi anni, ha gestito oltre 43 milioni di passeggeri nel 2018.