Formula E, un fenomeno globale al suo terzo appuntamento romano

Il Gran Premio di Roma di Formula E (4 aprile 2020, biglietti in vendita già da ora) è sicuramente uno degli eventi più affascinanti della Capitale, che pone l’accento sul glamour delle corse automobilistiche, pur se elettriche, soprattutto grazie agli eventi di contorno, anche non sportivi, che caratterizzano quest’appuntamento: basti pensare che in occasione dell’ePrix dell’anno scorso si sono esibiti Cosmo e Foresta, oppure alla promozione dell’Audi E-Tron, il primo SUV full-electric dell’azienda tedesca, che il 10 aprile 2019 ha fatto un giro del circuito cittadino romano per “La Gazzetta dello Sport”.

Ma cos’è che attira così tanta gente verso uno sport sostanzialmente “nuovo” (seppur giunto alla sua sesta edizione), e che ha spinto anche alla creazione della classe MotoE come serie di contorno del Motomondiale? Sicuramente il fatto che i veicoli che vi gareggiano siano “futuristici”, sia nelle forme che nella tecnologia impiegata (l’Audi, per esempio, ha usato la Formula E come pubblicità e parziale banco di prova per le sue auto elettriche), ma anche la presenza di piloti di un certo spicco, tra i quali Felipe Massa, che al volante della Ferrari ha perso il campionato 2008 di Formula 1 per un solo punto a vantaggio di Lewis Hamilton. Senza contare la promozione dei veicoli a zero emissioni, un tema divenuto di primaria importanza negli ultimi anni.

La manifestazione ha tutta una serie di pregi per la città: innanzitutto un maggior afflusso di turisti provenienti da ogni parte del mondo, con conseguenti introiti nelle casse del settore terziario, poi una pubblicità positiva molto importante per la nostra Capitale, afflitta da innumerevoli problemi, che può così riscattarsi agli occhi di tutto il globo.

Ovviamente, non è tutto oro che luccica: per poter permettere il compiersi di questo evento, infatti, si devono approntare delle modifiche alla viabilità, in particolar modo in una zona molto importante al livello lavorativo e commerciale come l’Eur. Questo è un prezzo necessario per ottenere in cambio qualcosa di grande valore: aiutare questa città soprattutto dal punto di vista della visibilità internazionale, in modo tale da ribadire la sua posizione di grande capitale europea.

Di Simone Pacifici

Simone Pacifici

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