Il mistero di Remoria: la città perduta di Remo è all’EUR?
“[…]Romulum Remumque cupido cepit in iis locis ubi eiti ubique educati erant urbis condendae.” – “Il desiderio di fondare una città in quei luoghi in cui erano stati abbandonati e cresciuti, prese quindi Romolo e Remo”
Erano gemelli, cresciuti insieme e mai divisi. Erano inseparabili, ma ambedue volevano una propria città. E questo li avrebbe divisi per sempre. Secondo la tradizione, avevano scelto due colli tra loro vicini per cogliere i segni propiziatori: il Palatino (Romolo) e l’Aventino (Remo). La storia è nota: la disputa tra i due avrebbe portato alla morte di Remo e Romolo avrebbe preso il potere, diventando il primo di quei sette re che avrebbe governato sulla città. E se è fuor di dubbio che Roma sarebbe stata fondata sul Palatino, le nebbie del mistero avvolgono ancora la città di Remo: dove sarebbe dovuta sorgere?
L’interpretazione per cui Remoria sarebbe dovuta sorgere sull’Aventino è portata avanti dal solo Plutarco; tutti gli storici più antichi, infatti, descrivono la “città perduta di Remo” come assai distante da quella romulea. Un’informazione che ha spinto l’archeologo ed etruscologo Giovanni Colonna a cercare l’insediamento fuori dal centro storico di Roma. Ma andiamo con ordine.
È Dionigi di Alicarnasso il primo a parlarci di una “Remoria” nei pressi del Tevere ma distante da Roma circa “trenta stadi”. Qui, secondo lo storico, sarebbe stato seppellito Remo, poiché “si era affezionato al luogo in vista della fondazione della città”: il luogo, effettivamente, doveva essere stato particolarmente ampio e contemporaneamente maestoso, se Dionigi lo descrive come “adatto a contenere una città”. Sembrano così spiegarsi gli accenni di vari storici ad uno sconosciuto “ager Remurinus”, una “habitatio Remi”, ed una “Remona”. Questi indizi ci spingono a prender per buona un’ulteriore indicazione data dall’anonimo autore dell’Origo gentis Romanae, per il quale la città di Remo si sarebbe trovata su di un colle a “cinque miglia dal Palatino”; qui Remo avrebbe voluto che fosse fondata la sua città, che avrebbe preso il nome di “Remuria”.
Sarebbero, però, passati 1800 anni prima che qualcuno, dopo Dionigi, tornasse a parlare di Remoria…